L' angolo dei Pensieri Sparsi

Vladimir Pervuninsky, "Viennese Waltz"
Vladimir Pervuninsky, "Viennese Waltz"

"Il primo giorno dell'anno
Lo distinguiamo dagli altri
come se fosse un cavallino
diverso da tutti i cavalli.
Gli adorniamo la fronte con un nastro,
gli posiamo sul collo sonagli colorati,
e a mezzanotte lo andiamo a ricevere
come se fosse un esploratore
che scende da una stella.
Come il pane, assomiglia al pane di ieri.
Come un anello a tutti gli anelli.
La terra accoglierà questo giorno
dorato, grigio, celeste,
lo dispiegherà in colline,
lo bagnerà con frecce di trasparente pioggia
e poi, lo avvolgerà nell'ombra.Eppure,
piccola porta della speranza,
nuovo giorno dell'anno,
sebbene tu sia uguale agli altri
come i pani a ogni altro pane,
ci prepariamo a viverti in altro modo,

ci prepariamo a mangiare, a fiorire, a sperare".


Pablo Neruda, "Ode al primo giorno dell'anno"

"Nella notte dell'inverno,
galoppa un grande uomo bianco.
E' un pupazzo di neve
con un pipa di legno
un grande pupazzo di neve
perseguitato dal freddo.
In una piccola casa
entra senza bussare
e per riscaldarsi
si siede sulla stufa rovente
e sparisce d'un tratto
lasciando solo lo sua pipa
in mezzo ad una pozza d'acqua
ed il suo vecchio cappello".

Jacques Prévert, "Il pupazzo di neve"

Greg Olsen, "Angels of Christmas"
Greg Olsen, "Angels of Christmas"

"Anche se Cristo nascesse mille e
diecimila volte a Betlemme,
a nulla ti gioverà
se non nasce almeno una volta nel tuo cuore.
Ma come potrà accadere
questa nascita interiore.

Eppure questo miracolo nuovo
non è impossibile
purché sia desiderato e aspettato.
Il giorno nel quale non sentirai
una punta di amarezza
e di gelosia dinanzi alla gioia
del nemico o dell'amico,
rallegrati perché è segno

che quella nascita è prossima.
Il giorno nel quale non sentirai
una segreta onda di piacere
dinanzi alla sventura e alla caduta altrui,
consolati perché la nascita è vicina.
Il giorno nel quale sentirai il bisogno
di portare un pò di letizia a chi è triste
e l'impulso di alleggerire il dolore o la miseria
anche di una sola creatura,

sii lieto perché l'arrivo di Dio è imminente.
E se un giorno sarai percosso
e perseguitato dalla sventura
e perderai salute e forza,
figli e amici

e dovrai sopportare l'ottusità,
la malignità e la gelidità
dei vicini e dei lontani,
ma nonostante tutto non ti abbandonerai
nè lamenti né a bestemmie

e accetterai con animo sereno il tuo destino, esulta e trionfa perché il portento che pareva impossibile è avvenuto
e il Salvatore è già nato nel tuo cuore.
Non sei più solo, non sarai più solo.
Il buio della notte fiammeggerà

come se mille stelle chiomate
giungessero da ogni punto del cielo
a festeggiare l'incontro
della tua breve giornata umana
con la divina eternità".

Giovanni Papini, "25 dicembre 1955"

"I singhiozzi lunghi
dei violini
dell'autunno
feriscono il cuore
con monotono
languore.
Tutto ansimante
e smorto, quando
suona l'ora,
io mi ricordo
gli antichi giorni
e piango;
e me ne vado
nel vento ostile
che mi porta
di qua e di là
simile alla
foglia morta".


Paul Verlaine, Canzone d'autunno

Un mancare e sfinirsi

e quel sorriso

mite di sfioritura in ogni cosa.

Fëdor Ivanovič Tjutčev